Inizio: 13/05/2022 - 18:00
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Fine: 13/05/2022 - 20:00

Presentazione del libro edito da Aión con gli autori Marco Fagioli e Lucia Minunno.

Venerdì 13 maggio alle 18 presso la fsmgallery

“Il concetto di esotico è qualcosa di molto ampio e di molto presente nell’immaginario ottocentesco occidentale, così bisognoso di evadere dalle briglie morali e sociali della propria cultura. Di qui l’ampia diffusione, al seguito della letteratura, delle immagini dei mondi lontani, nelle quali non di rado, per la stessa ragione, l’esotismo si combina e confonde con l’erotismo”.

“L’esotismo non è stato un genere letterario, pittorico e musicale, ma una dimensione ideologica, un modo mentale e sensitivo di rappresentarsi i luoghi lontani che ha inizio successivamente ai viaggi, dopo il ritorno, attraverso la reinvenzione dei mondi visitati, e quindi dopo la loro perdita (…). L’esotismo nella sua variante di orientalismo è stato insieme una ideologia del colonialismo, e quindi cultura di occupazione della classe dominante, e forza eversiva, e quindi gusto, atteggiamento e spirito contrario alla morale comune borghese”

Tristi esotici è una storia dello sguardo occidentale sull’Altro da sé, sull’esotico come rappresentazione funzionale all’ideologia coloniale ma anche come topos della trasgressione, in cui esotismo ed erotismo finiscono per coincidere.

Introdotto da un saggio di Marco Fagioli sull’esotismo in letteratura, il libro raccoglie una selezione di fotografie di epoca coloniale comprendente: l’Africa dei Fratelli Zangaki, dei Bonfils, di Pascal Sébah, Francis Frith e di numerosi anonimi o meno noti fotografi; il Giappone della Scuola di Yokohama, di Felice Beato e di Adolfo Farsari; la Cina di Leone Nani e William T. Saunders; il sud-est asiatico di Charles T. Scowen e Samuel Bourne; le fotografie da tutto il mondo raccolte dalla Vettor Pisani, la pirocorvetta del neonato regno d’Italia che compì diverse circumnavigazioni del globo fra il 1871 e il 1885; infine l’esotismo erotico di Wilhelm Von Gloeden.

 

Marco Fagioli

Marco Fagioli (b. 1944) è un esperto, conoscitore e collezionista d’arte e uno studioso trasversale che spazia dalla letteratura alla filosofia e alla critica d’arte. Curatore e collaboratore di importanti mostre in Italia e all’estero, è autore di numerosi saggi e monografie su autori, correnti e problematiche dell’arte moderna da Monet a Warhol, e ha contribuito particolarmente allo studio del rapporto tra arte moderna, Primitivismo ed esotismo. Studioso di arte cinese e giapponese (sua la cura della grande mostra Shunga, images du printemps. L’erotisme dans l’estampe japonaise, Bruxelles 1989), è appassionato studioso e collezionista di fotografia. Tra le opere che ha dedicato alla fotografia: Volti e figure. Il ritratto nella storia della fotografia (Apax libri 2009), Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone 1860-1910 (Giunti 2010), Il Giappone in miniatura. Le cartoline illustrate giapponesi dal 1898 al 1950 (Aión 2015), Sergej Vasiliev. Uno sguardo indiscreto sull’URSS nascosta (Aión 2021). Attualmente vive a Firenze e lavora come Consulente presso la Farsetti Arte di Prato.

Lucia Minunno

Lucia Minunno (b. 1967) è una storica dell’arte. Laureata e specializzata presso l’Università degli studi di Firenze, insegna presso la Fondazione Studio Marangoni e collabora con alcune case editrici scolastiche come autrice e ricercatrice iconografica. In passato è stata conservatrice e occasionalmente curatrice del Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea di Siena, e ha collaborato alla rassegna chiantigiana di arte contemporanea site-specific Tuscia Electa. In seguito ha insegnato al Master in Photography Program della SACI (Studio Arts Center International) di Firenze, e ha curato mostre e rassegne fotografiche. È autrice di saggi e monografie di storia dell’arte moderna e contemporanea, alcuni dei quali pubblicati in collaborazione con Marco Fagioli.

Inizio: 29/04/2022 - 19:00
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Fine: 29/04/2022 - 20:00

Presentazione del libro Azimuths of Celestial Bodies con l’autore Francesco Levy

venerdì 29 aprile alle 19 presso la fsmgallery

Ci sono molti modi per raccontare una storia ed altrettanti per mentire nel farlo. Tra il flusso di coscienza , la ricerca documentale e la ricerca archivistica, Azimuths of Celestial Bodies è un viaggio autobiografico all’interno delle storie e delle persone di un’intera famiglia, da generazioni lontane fino all’ultimo discendente di una genealogia: un metaforico fume di vite che confluisce nel racconto dell’autore, ultimo della stirpe. Il progetto prende forma da una conversazione a tavola: le vicende familiari possono celare aspetti inattesi e interessanti, scintille narrative che lo hanno spinto a recuperare e ricostruire le storie della propria famiglia.

Francesco Levy interviene sulle immagini provenienti da un folto archivio con alterazioni grafiche e riscritture di storie che possono solo essere intuite, ascoltate ed immaginate. Evocazioni del passato familiare, fatti narrati che non sappiamo se essere realmente accaduti o solo ipotizzati.

L’intero progetto è un diario per immagini, la topografa illustrata di una geografa personale. Le grandi guerre che hanno sconvolto il continente europeo durante lo scorso secolo sono il filo conduttore, il sottofondo amaro, la causa prima delle migrazioni che hanno permesso l’intreccio di queste storie. Un discorso sulla discendenza reso possibile collegando quello che era con quello che è oggi: una restituzione di ricordi giunti da lontano, che l’autore ha fatto propri e che reinterpreta liberamente, associando immagini, volti, ricordi, operando sull’archivio e sui documenti e restituendo una storia più narrativa che filologica.

In questo navigare territori, epoche relazioni ed esistenze, è il mare, elemento ricorrente, ad accordare visivamente mondi e storie, così come è accaduto nella storia familiare dell’autore.

Francesco Levy è un fotografo italiano e visual artist, classe 1990
Nel 2013 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi in estetica dei nuovi media e subito dopo si iscrive al corso triennale di fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze che concluderà con lode e borsa di studio come miglior studente.
Dal 2017 lavora attivamente nel campo della fotografia contemporanea partecipando a vari festival nazionali ed internazionali tra cui Fotografia Europea e SIFEST, a residenze d’artista e  mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero ed iniziando a collaborare come book designer con la casa editrice indipendente Zine Tonic.
Nel 2019 è inserito nel catalogo “222. Giovani artisti su cui investire nel 2019” a cura di Exibart.
Nel 2020 pubblica il suo primo libro fotografico “Azimuths of Celestial Bodies” edito da Crowdbooks ed inizia a collaborare come docente con Spazi Fotografici – centro di fotografia ed arti visive attivo in Lunigiana.
Attualmente vive e lavora in Italia.
Inizio: 08/04/2022 - 18:00
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Fine: 08/04/2022 - 20:00

NUOVA DATA DELLA CONFERENZA

Venerdì 8 aprile alle ore 18:00 il fotografo Riccardo Svelto presenta il suo libro LA CATTEDRALE edito da Witty Books. A moderare la conferenza ci sarà Michele Amaglio.

Il lavoro di Svelto si focalizza sulle relazioni tra empatia e dinamiche sociali, provando a comprendere le interazioni emotive e le strutture mentali che ci caratterizzano nelle diverse età e circostanze della vita.

“A Giugno 2020 ho ritrovato le angiografie di mio nonno risalenti al 1999, che dichiaravano la perdita della vista dell’occhio destro a causa di una trombosi. Anche se non cieco, la perdita della visione stereoscopica cambiò molti aspetti della sua vita. Sono cresciuto sfogliando i suoi album di famiglia e, da fotografo, il pensiero di poter perdere la vista mi ha scosso molto. Al giorno d’oggi la vista viene data quasi per scontata. Se ci fermiamo a pensare che è possibile perderla, però, le cose cambiano. Ho deciso così di lavorare su una paura universale, non solo personale, cercando di dar valore ad immagini che, prima ancora di essere fotografie, sono ricordi. Spesso i ricordi ci appaiono in forma visiva simili a istantanee nella psiche che solo il tempo può cancellare. La vista non è solo il prodotto dell’attività dei nostri occhi, è anche e soprattutto lo sguardo della nostra mente attraverso la memoria. Questa natura visiva del passato che dà forma ai nostri ricordi non combacia in apparenza con la cecità; eppure ho voluto sondare proprio questo aspetto cercando di raccontare visivamente la paura di perdere la vista. Ecco che la ricerca di una narrazione visiva non può non essere strettamente legata alla memoria. Anche se la vista cessa, ciò che rimane è l’insieme delle esperienze che il tempo ci offre nella misura in cui esistiamo e l’esistenza non è altro che un incontro continuo tra noi, il mondo e ciò che ci oltrepassa.”

 

Riccardo Svelto (b.1989) è un fotografo italiano.Si è laureato alla triennale in fotografia della LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze (2015) dove ora lavora come docente del corso “Sviluppare un progetto fotografico”.Il suo lavoro si focalizza sulle relazioni tra empatia e dinamiche sociali, provando a comprendere le interazioni emotive e le strutture mentali che ci caratterizzano nelle diverse età e circostanze della vita. È il vincitore della “FOLIO International Online Photobook Masterclass” (2020) by PhMuseum & Witty Books. “La Cattedrale”, pubblicato da Witty Books (2021), è il suo primo libro. Il suo lavoro è presente in pubblicazioni online e cartacee come Ignant, i-D, Booooooom, VOSTOK magazine e altri. Attualmente vive a Firenze, dove lavora come docente e fotografo free-lance.

Inizio: 12/11/2021 - 18:00
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Fine: 12/11/2021 - 20:00

Venerdì 12 novembre vi aspettiamo in compagnia di Canon Italia per la presentazione dei nuovi strumenti professionali per il video e la fotografia. Tutto questo attraverso l’esperienza professionale di Edward Rozzo, fotografo e videomaker internazionale.

Durante la serata Edward Rozzo parlerà del suo approccio professionale alla corporate photography attraverso gli strumenti più evoluti della linea EOS Cinema di Canon.

Verranno inoltre presentate le nuovissime fotocamere mirrorless EOS R3, EOS R5 e EOS R6 insieme alle novità del sistema di ottiche RF.

Edward Rozzo è docente presso l’Università Bocconi. Ha conseguito il suo Bachelor of Fine Arts in Fotografia Contemporanea presso la Rhode Island School of Design nel 1970. Si trasferisce in Italia nei primi anni ’70, e lavora per oltre 30 anni come fotografo aziendale. Ha unito la sua carriera professionale con un intenso coinvolgimento educativo, attraverso lo svolgimento di progetti e laboratori. Attualmente è Direttore Scientifico presso la Fondazione Studio Marangoni.

Ci vediamo venerdì 12 novembre alle 18 presso la fsmgallery in via San Zanobi 19r, Firenze. Per partecipare scrivi a segreteria@fondazionestudiomarangoni.it

Sarà necessario esibire il green pass.

Inizio: 18/10/2021 - 18:00
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Fine: 18/10/2021 - 20:00

Lunedì 18 alle 18:00 vi aspettiamo alla fsmgallery per la presentazione del libro ‘Varco Appennino’ in compagnia dell’autore Simone Donati.

Varco Appennino è un’esplorazione delle aree interne dell’Appennino Meridionale, quelle nascoste, remote, lontano dai luoghi comuni e dalle cronache che spesso caratterizzano questa parte del paese.

Durante la sua ricerca, iniziata nel 2016 e conclusa a marzo 2020, Simone Donati  ha percorso la catena montuosa che dalla Calabria attraversa Basilicata, Campania e Molise, sino al confine con l’Abruzzo. Ha lavorato sulla complessità e le contraddizioni contenute in questa frase, in questo “niente” spesso ricco e fertile, dal punto di vista storico e attuale. Un niente di paesaggi e storia, di gesti e intimità, di campagne abitate e lentezza, di edifici incompiuti come melanconiche memorie di sogni falliti.

Inizio: 25/05/2021 - 17:00
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Fine: 25/05/2021 - 19:00

La FSM organizza on-line una conferenza di presentazione del progetto “palermo/periferie” insieme a Giovanni Chiaramonte, Sebastiano Raimondo, Daniela Tartaglia, Paolo Di Vita e Sandro Scalia.

Link per la conferenza ZOOM 

Si tratta di un progetto di ricerca durato tre anni, di un libro a più voci appena pubblicato, edito dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, progetto grafico di Paolo Di Vita, con testi introduttivi di Roberta Valtorta, di Sandro Scalia (curatore), Maia Rosa Mancuso (coordinamento editoriale) e Marcello De Masi. I contributi fotografici, di cui alcuni inediti, sono stati realizzati da diversi autori nell’arco di circa vent’ anni, da Gabriele Basilico a Giovanni Chiaramonte, da Guido Guidi a Sebastiano Raimondo e Stefan Koppelkamm, da Daniela Tartaglia a Sandro Scalia che ha in questi ultimi anni condotto in Accademia, con gli studenti dei corsi di fotografia, un lungo lavoro di mappatura della città di Palermo per tracciare i margini della città contemporanea. Le immagini più recenti dialogano con quelle realizzate da grandi autori della fotografia di città e in generale di paesaggio antropizzato e le Periferie di Palermo diventano occasione per un ragionamento complessivo sulla città e il suo uso (o riuso), sui margini, sul concetto stesso di limite. Questo nostro contributo che si inserisce nel dibattito attuale, può essere attraversato in diversi modi. La bellezza delle immagini attutisce a volte la forza della denuncia. E’ insieme una presa d’atto e allo stesso tempo una irrinunciabile urgenza, un invito all’azione.

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