Quayola. La mostra Re-coding a Roma

Autore: Baerbel Reinhard Pubblicato il:

“Quayola. Re-coding” – La prima mostra personale di Quayola a Roma presso Palazzo Cipolla  presenta un panorama completo della creazione dell’artista attraverso un viaggio immersivo nei principali temi della sua arte computazionale.  E aperta ancora fino al 5 gennaio, dal martedì alla domenica con orario 10-20.

Classe 1982, artista di origine romana e tra i più importanti esponenti della media-art a livello internazionale, Quayola appartiene a quella rara dinastia di creatori d’arte che, inventando un loro codice espressivo personale e nuovo linguaggio artistico/comunicativo, hanno ri-masterizzato la storia dell’arte attraverso la sua visione.

L’edificio storico di Palazzo Cipolla è lo spazio ideale per esporre la storia dell’arte di Quayola, animata da un confronto permanente tra l’educazione classica dell’artista e il suo uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici. Le opere esposte, realizzate tra il 2007 e il 2021, ci restituiscono una panoramica del processo creativo dell’artista, passaggi temporali, futuri anticipati e passati ricostruiti. 

Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.

Utilizzando sistemi di robotica, Intelligenza Artificiale (AI) e software generativi, Quayola trasforma la tecnologia computazionale in una nuova tavolozza: dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale.

Dinanzi a videoproiezioni, sculture, e stampe ad altissima definizione, gli spettatori hanno la possibilità di confrontarsi con le incredibili potenzialità artistiche di questi mezzi espressivi – lontane dai cliché di una tecnologia disumanizzata – e di acquisire, inoltre, indispensabili strumenti di lettura della nostra società contemporanea.

 

Per info: https://www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it/project/quayola-a-palazzo-cipolla/