WORKSHOP CON MATTIA BALSAMINI
Una riflessione sulla fotografia ed il suo utilizzo nella narrazione della scienza, dei processi tecnologici e più in generale del lavoro dell’uomo. Dalla produzione di un bullone, alla programmazione di un computer quantistico, il lavoro è testimonianza importante del nostro tempo. Descrivendo un punto di contatto peculiare tra due mondi: la nostra sfera sociale, pubblica, tecnologica e quella individuale e spirituale.
Verrà approfondito il ruolo informativo, tecnico ed artistico della fotografia in rapporto alla scienza – prendendo in considerazione il processo dell’autore in relazione a periodi precedenti e rappresentativi tra gli anni ’20-’60 del ‘900. Arrivando alle correnti e declinazioni contemporanee in campo editoriale, corporate ed artistico.
Nella fase pratica Mattia analizzerà il suo approccio al lavoro – nel trattamento di persone, oggetti, luoghi, storie, sia dal punto di vista concettuale, tramite lo studio di esempi di pubblicazioni del passato, sia tecnico, con una forte attenzione verso l’utilizzo di macchine fotografiche e fonti di illuminazione leggere. Verranno esaminate casistiche di lavori realizzati dall’autore riproponendo e testando assieme tecniche pratiche, tramite l’utilizzo delle attrezzature normalmente utilizzate sul campo.
MATTIA BALSAMINI
Nato a Pordenone, nel 2008 si trasferisce a Los Angeles dove riceve il BA con lode al Brooks Institute of California. Nel 2010 lavora come assistente e archivista nello studio di David LaChapelle. Dal 2011 insegna fotografia allo IUAV di Venezia. Esplora in particolare il mondo della tecnologia e le sue implicazioni sociologiche. Nel corso degli anni ha realizzato progetti editoriali e personali per il MIT, la NASA e l’Istituto di Medicina Forense dell’Università di Zurigo. Ha esposto alla Triennale di Milano. al MAXXi, alla Sandretto Re Rebaudengo Foundation e all’Istituto Culturale Italiano di San Francisco. È attualmente rappresentato dall’Agenzia Contrasto.