Marco Signorini, vive e lavora a Firenze. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze si occupa di fotografia come autore, curatore e docente.
Ha esposto presso la Galerie Magda Danysz di Parigi (2002), il Fotomuseum di Winterthur (2005), il SK Stiftung Kultur di Kohln (2006) e il Centre d’Art Ville Nei Liicht a Dudelange (2012). In Italia ha esposto a Fotografia Europea (2009), Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (2002-2004-2011), Triennale di Milano (2013-2014) e Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee (2013), alle Scuderie del Quirinale di Roma (2023), oltre alle personali alla Galleria Forni di Bologna e alla Galleria Manzoni di Bergamo (2008), al Centro Culturale Livia Bottardi Milani di Pegognaga (2013), a METRONOM Modena (2009-2016). Nel 2011 partecipa alla 54 Biennale d’arte di Venezia, Padiglione Italia/ Toscana al Centro per l’Arte Luigi Pecci di Prato.
È fra gli artisti di Imago Mundi-Praestigium Italia nella collezione di Luciano Benetton (2015). Pubblica “Echo” (2007) e “EarthHeart” (2001) entrambi con Damiani Editore di Bologna. Cura la collana Focus on Italy pubblicando per Verbavolant libri d’artista (2011) con immagini inedite di Ghirri, Barbieri, Basilico e Cresci. Dal 2013 porta avanti il progetto Anagram, un processo di produzione di immagini con l’utilizzo di software e algoritmi.