Sabato 21 Settembre in Via dei Ginori a Firenze presso lo spazio AMO  “Visioni in Cortile” –
Narrazioni tra storia e ricerche artistiche contemporanee.
19:20 Proiezione di opere di 12 artisti visivi che gravitano attorno alla scena artistica fiorentina.
A cura di AMO coworking creativo. 19:45 Performance teatrale.
Dentro la corte intonsa dal 1400 di Palazzo Barbolani @aldo_innocenti racconta “quando l’erba del vicino era sempre più verde: vecchie ruggini con lo scomodo Cosimo de’ Medici.”
Testo di Marco Saverio Alessandro Mazzinghi
Durante l’evento verrà presentata un’opera, creata per omaggiare via de’ Ginori, da Carla del Barga, allieva della sezione di Arti Grafiche del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino.
AMO, coworking creativo,
si propone come spazio contenitore per le nuove generazioni di artisti, favorendo lo sviluppo e la diffusione della cultura contemporanea.
AMO: Coworking, eventi, formazione.

Sabato 14 alle ore 20 viene presentato il progetto Visioni sul territorio  in Piazza del Duomo a Pistoia al interno della manifestazione Un Altro Parco in Città.

Qual è il rapporto tra il territorio e i suoi abitanti, tra natura, cultura e il futuro del pianeta? Quali le narrazioni che possono aiutarci a comprendere le trasformazioni del paesaggio e l’impatto che hanno sulle nostre vite?

Visioni sul territorio è un progetto che nasce dalla sinergia tra Studio Marangoni, scuola di fotografia di Firenze, e Giorgio Tesi Group e si inserisce coerentemente in un lavoro di ricerca che vede lo studio del rapporto uomo/natura tra i temi centrali di indagine, con l’obiettivo di creare un ricerca che sia testimonianza del paesaggio e dei territori nonché delle dinamiche sociali e culturali che li abitano.

Il progetto è stato guidato da Chiara Ruberti, docente e curatrice, e ha visto il coinvolgimento di 12 giovan* fotografi e fotografe italian* selezionat* da una open call. L’obiettivo era attivare un percorso creativo di confronto e ricerca con il quale valorizzare l’importanza di uno sguardo collettivo, capace di rappresentare una testimonianza di appartenenza e di identità.

Fotografia di Matteo Orani.

 

 

Visioni sul territorio: il talk a UAPC di Studio Marangoni

Inaugura il 13 settembre 2024 alle ore 18:30 nella sede della Galleria Fidanda, in via della Venezia 7, la mostra “Some Other Places”. Lo stesso giorno sarà possibile partecipare al talk tra gli artisti e la curatrice alle ore 19:45 con una degustazione di vini e aperitivo con Trip Wine.

La mostra, a cura di Sara Bernhardt Poli, espone i lavori di Filippo Boccini, Chiara Cunzolo e Francesco Levy.
La proposta curatoriale esplora le dinamiche della fotografia contemporanea all’interno del territorio livornese, creando un dialogo attivo tra gli artisti selezionati e lo spazio della galleria d’arte Fidanda. Some Other Places è una riflessione neo-romantica su come i diversi linguaggi del medium fotografico vanno ad intersezionarsi creando poetiche che indagano i luoghi del nostro abitare. Lo spazio è definito dalla natura ma anche dalle strutture costituite dall’uomo, dove la parola abitazione è una connotazione culturale più che qualcosa di ben definito.

La decima mostra ospitata nel 2024 dalla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (PT) è dedicata alla fotografa Serena Gallorini. L’esposizione sarà inaugurata giovedì 19 settembre alle ore 18:30 alla presenza dell’artista, della curatrice Teodora Malavenda, autrice del testo critico del catalogo, della Presidente onoraria Rita Fantozzi, del Presidente Paolo Trinci, dei membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione e della curatrice della Fondazione POMA Liberatutti Marta Convalle.

Un pò di semantica:-Òide è un suffisso, deriva dal greco -οειδής e significa «simile a». -Òide nel vocabolario Treccani: è un suffisso di numerose parole composte derivate dal greco (come adenoide, antropoide, romboide, da ἀδηνοειδής, propr. «che ha forma di ghiandola», ἀνϑρωποειδής «simile a uomo», ῥομβοειδής «che ha forma di rombo o losanga»). Parole spesso formate modernamente sul modello greco, nelle quali -òide, indica in genere somiglianza di forma, di aspetto, di natura o comunque relazione, analogia, affinità con la cosa indicata dalla parola a cui viene legato. L’ -Òide di Serena Gallorini sarà un percorso di autoritratti fotografici che «nasce da un bisogno di catarsi personale» afferma Serena Gallorini.

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