Mese: Settembre 2024
Sabato 14 alle ore 20 viene presentato il progetto Visioni sul territorio in Piazza del Duomo a Pistoia al interno della manifestazione Un Altro Parco in Città.
Qual è il rapporto tra il territorio e i suoi abitanti, tra natura, cultura e il futuro del pianeta? Quali le narrazioni che possono aiutarci a comprendere le trasformazioni del paesaggio e l’impatto che hanno sulle nostre vite?
Visioni sul territorio è un progetto che nasce dalla sinergia tra Studio Marangoni, scuola di fotografia di Firenze, e Giorgio Tesi Group e si inserisce coerentemente in un lavoro di ricerca che vede lo studio del rapporto uomo/natura tra i temi centrali di indagine, con l’obiettivo di creare un ricerca che sia testimonianza del paesaggio e dei territori nonché delle dinamiche sociali e culturali che li abitano.
Il progetto è stato guidato da Chiara Ruberti, docente e curatrice, e ha visto il coinvolgimento di 12 giovan* fotografi e fotografe italian* selezionat* da una open call. L’obiettivo era attivare un percorso creativo di confronto e ricerca con il quale valorizzare l’importanza di uno sguardo collettivo, capace di rappresentare una testimonianza di appartenenza e di identità.
Fotografia di Matteo Orani.
Inaugura il 13 settembre 2024 alle ore 18:30 nella sede della Galleria Fidanda, in via della Venezia 7, la mostra “Some Other Places”. Lo stesso giorno sarà possibile partecipare al talk tra gli artisti e la curatrice alle ore 19:45 con una degustazione di vini e aperitivo con Trip Wine.
La mostra, a cura di Sara Bernhardt Poli, espone i lavori di Filippo Boccini, Chiara Cunzolo e Francesco Levy.
La proposta curatoriale esplora le dinamiche della fotografia contemporanea all’interno del territorio livornese, creando un dialogo attivo tra gli artisti selezionati e lo spazio della galleria d’arte Fidanda. Some Other Places è una riflessione neo-romantica su come i diversi linguaggi del medium fotografico vanno ad intersezionarsi creando poetiche che indagano i luoghi del nostro abitare. Lo spazio è definito dalla natura ma anche dalle strutture costituite dall’uomo, dove la parola abitazione è una connotazione culturale più che qualcosa di ben definito.
La decima mostra ospitata nel 2024 dalla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (PT) è dedicata alla fotografa Serena Gallorini. L’esposizione sarà inaugurata giovedì 19 settembre alle ore 18:30 alla presenza dell’artista, della curatrice Teodora Malavenda, autrice del testo critico del catalogo, della Presidente onoraria Rita Fantozzi, del Presidente Paolo Trinci, dei membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione e della curatrice della Fondazione POMA Liberatutti Marta Convalle.
Un pò di semantica:-Òide è un suffisso, deriva dal greco -οειδής e significa «simile a». -Òide nel vocabolario Treccani: è un suffisso di numerose parole composte derivate dal greco (come adenoide, antropoide, romboide, da ἀδηνοειδής, propr. «che ha forma di ghiandola», ἀνϑρωποειδής «simile a uomo», ῥομβοειδής «che ha forma di rombo o losanga»). Parole spesso formate modernamente sul modello greco, nelle quali -òide, indica in genere somiglianza di forma, di aspetto, di natura o comunque relazione, analogia, affinità con la cosa indicata dalla parola a cui viene legato. L’ -Òide di Serena Gallorini sarà un percorso di autoritratti fotografici che «nasce da un bisogno di catarsi personale» afferma Serena Gallorini.